Il termine “tubaína” si riferisce a una gamma di bibite a basso costo, di produzione e distribuzione regionale, con una forte presenza all’interno del Brasile, nelle zone in cui i grandi marchi del settore hanno tardato ad arrivare. Si tratta di una bevanda gasata analcolica dal sapore simile a quello della bibita “Guaraná”, a base di aromatizzanti tutti frutti, tra i quali si possono trovare guaraná e zenzero. Le differenze di colore dipendono dal tempo di caramellizzazione degli zuccheri e ogni produttore ha la sua propria ricetta. La “tubaína” sembra più dolce rispetto alle altre bibite, ma la quantità di zucchero utilizzato è la stessa, fissata dalla legge al 10%. Deve essere sempre consumata ben fredda, e ha il vantaggio di armonizzare perfettamente con tutti i tipi di alimenti. L’abbinamento classico della “Tubaína” nei bar è il panino con la mortadella.
Ci sono molte controversie circa l’invenzione e la paternità di questo prodotto. Nel 1898 è iniziata la produzione di “Cotubaína” nella città di Piracicaba; la “Etubaína”, la bibita più antica conosciuta con il marchio “Tubaína” sull’etichetta, della famiglia Orlando della città di Piracicaba, viene prodotta dal 1913; nel 1932 la società “Ferráspari” della città di Jundiaí, produtrice di vini, liquori, vermouth, sciroppi e della caramella conosciuta come “Turbaína”, ha smesso di produrre le caramelle e iniziò a produrre una bibita con lo stesso nome e lo stesso sapore della caramella. La bibita “guaraná” iniziò a essere fabbricata nel 1921 dalla “Antárctica” e nel 1927 dalla “Brahma”, i grandi marchi di birra e bibita in Brasile. Nel 1954 è iniziata la produzione della “Itubaína”, la prima bibita prodotta artigianalmente dal Gruppo “Schincariol”, oggi di proprietà di “Brasil Kirin”, della città de Itu.
Per affrontare la concorrenza della produzione regionale le grandi multinazionali del settore hanno adottato una politica di annientamento delle “tubaínas”, avvalendosi di campagne pubblicitarie denigratorie, facendo pressione sui rivenditori, acquistando marchi e chiudendo fabbriche. Da alcuni anni però si è innescato un processo di riscoperta del prodotto con il riconoscimento del loro valore culturale aggiunto – il consumo della “tubaína” è associato alla memoria affettiva delle persone e ai pranzi domenicali in famiglia. Oggi la “tubaína” è sinonimo di “bibita artigianale” e molte marche della piccola produzione hanno mantenuto la classica bottiglia di vetro a rendere da 600 ml, utilizzate anche per la birra. Simultaneamente, alcune dei grandi marchi hanno rilanciato il prodotto in nuova edizione.
È brasilianità, latinità, è essere urbano e provinciale, popolare, pacchiano e alternativo. “Tubaína” è semplicità, ed è un lusso. (Tubaina Bar, São Paulo)
Alcuni dei marchi più noti di Tubaina:
• Funada, Presidente Prudente, SP
• Maça Don, Ribeirão Preto, SP
• Jaboti Cola, Jaboticabal, SP
• Cotuba, São José do Rio Preto, SP
• Guarapan, Belo Horizonte, MG
• Baré, Manaus, AM, adquirido pela Antárctica
• Guaraná Jesus, Maranhão • Itubaína, Itu, SP
• Etubaína Orlando, Piracicaba, SP
• Taubaína, Taubaté, SP
• Cotuba, Piracicaba, SP
• Cajaína, Cajamar, SP
• Tubaína Bacana, Boituva, SP
• Tubaína Funada, Presidente Prudente, SP
• Cristalina, Assis, MG
• Tatuína Rossi e Tuiubaína Vieira, Tatuí, SP
• Frutaína Convenção, Itu, SP
• Taubaína Vedete, Sorocaba, SP
Fonti:
• ABIR – Associação Brasileira das Indústrias de Refrigerantes e de Bebidas Não Alcoólicas
• Blog Língua e Cultura
• Confraria das Tubaínas
• Ferráspari S/A Ind. Com. de Bebidas
• Tubaína e afins
• Revista “Tubaína e afins”, n°1, luglio 2011.
• Blog Manifesto Terreiroir
• Rivista Época online
• Blog Sol Caldeira
• Blog do refri…
• “Quando a Tubaína imperava nesta região”, Correio de Itapetininga, 19.10.2012.
• Bar Tubaína